CASTELLO DEI CONTI GUIDI DI POPPI

🎧 info-point realizzato da Vera Catalani, Anna Maria Narducci, David Nanuti, Andreea Nica

Visibile da gran parte del territorio casentinese, l’imponente Castello dei conti Guidi di è senza dubbio Il simbolo per eccellenza del paese di Poppi.

Il Castello, costruito in epoca medievale, fu edificato intorno all’anno 1191. L’edificio è stato ristrutturato a partire dal 1274 per volontà del conte Simone Guidi e di suo figlio Guido.  Attualmente risulta ancora incerta la paternità dell’edificio: la parte più antica è attribuita a Lapo di Cambio, mentre la più recente, databile alla fine del XIII secolo, sarebbe di Arnolfo di Cambio.

L’arrivo al Castello dei Conti Guidi viene subito preannunciato da una statua in bronzo raffigurante Dante Alighieri, che si affaccia sulla vallata casentinese e sulla piana di Campaldino, dove nel 1289 lo stesso Dante, tra le fila dei guelfi fiorentini, ha combattuto contro gli aretini ghibellini.

Dopo aver oltrepassato un ponte situato su un fossato, arriviamo nella cosiddetta “munizione”, una struttura quadrata con funzione difensiva. Superata la munizione entriamo nel cortile esterno, che costeggia l’intero perimetro dell’edificio ed è caratterizzato dalla presenza di un antico pozzo.

Internamente possiamo notare come il castello presenti un ampio cortile,  arricchito dalla presenza di sovrastrutture lignee delle scale e dei ballatoi. All’altezza del cortile possiamo trovare le Scuderie dei Guidi, un’ampia sala oggi adibita a mostre e le antiche prigioni. Sembra che lo stesso Dante, che fu ospitato dai Conti Guidi a Poppi durante l’esilio, sia stato ispirato dalla forma delle prigioni del Castello per la composizione del Canto XXXIII dell’Inferno, il canto del Conte Ugolino.

Salito l’imponente scalone in pietra si arriva al Salone del Consiglio, detto anche Salone delle Feste, una stanza completamente decorata e ricca di stemmi araldici e di terrecotte risalenti al XVI secolo. Degno di nota è anche il tondo raffigurante la Vergine con Bambino tra le Sante Caterina d’Alessandria e Maria Maddalena del pittore Johannes Hispanus.

Il gioiello del castello è indubbiamente costituito dalla Cappella dei Guidi con all’interno gli affreschi raffiguranti una serie di scene religiose di Taddeo Gaddi, pittore trecentesco ed allievo di Giotto.

Altro elemento di grande rilievo presente all’interno del Castello è la Biblioteca Rilli Orsini, che conserva, tra l’altro, una ricca collezione di incunaboli e manoscritti. Oltre alla Biblioteca storica il Castello è anche sede della più moderna Biblioteca “Vettori”.

Dopo aver percorso 104 scalini a partire dal Ballatoio del Piano Nobile si potrà accedere alla torre del Castello, con la sua cella campanaria e l’antico meccanismo dell’orologio. Una vista impagabile dell’intera vallata del Casentino vi attenderà in cima alla vostra salita!

Luoghi d’interesse nelle vicinanze

Illustrazione di Massimo Tosi da www.millenaria.net

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Castello (te sei qui)

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Dante Alighieri

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Chiesa San Marco e Lorenzo

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